MUSICA CLASSICA E ARTE  2008

1891

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J.Brahms - Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte in la minore op.114

Negli ultimi anni anni della sua vita, quando l'interesse per la composizione sembrava affievolirsi, Brahms fu stimolato a utilizzare il clarinetto per musica da camera dall'incontro con il celebre virtuoso dell'epoca Richard Mùhlfeld.

Nasce in questo contesto il Trio op. 114, segnato da un'atmosfera , piuttosto contemplativa, lontana dalle tinte forti del sonatismo che caratterizzano sommamente Top. 101.

L'andamento del primo tema dell'Allegro riassume il carattere di tutto il movimento, con un inizio laconico e raccolto che si abbandona a momentanei slanci espressivi. La serena melodia del secondo tema presenta una parabola espressiva più rotonda, nella quale si inserisce un terzo motivo che completa l'Esposizione; lo Sviluppo presenta invece un'elaborazione di elementi del primo tema che si fonde direttamente in una Ripresa «nascosta», nella quale il tema si svela gradualmente. Chiara è invece la riesposizione trasportata degli altri due temi, seguiti da una coda conclusiva nella quale la trama musicale si dissolve gradualmente tra echi lontani del primo tema.

Nell'Adagio il trasognato motivo iniziale del clarinetto viene dolcemente intersecato dall'accompagnamento del pianoforte, per poi passare al violoncello con controcanto del clarinetto, mentre il secondo tema, sostenuto da un delicato ordito di arpeggi, appare più risoluto e meno contemplativo. Nell'episodio centrale il primo tema viene prosciugato dai suoi fronzoli melodici, riducendosi alle sole note portanti della melodia su pizzicati del violoncello, lasciando poi spazio a un rarefatto ondeggiare di frammenti tematici. I due gruppi tematici vengono quindi ripresi, entrambi abbassati di tonalità, con l'aggiunta di una coda conclusiva.

L'Andantino grazioso presenta un garbato motivo danzante del clarinetto impreziosito da un delicato accompagnamento a chiazze di colore; la melodia passa quindi al pianoforte, per poi evolvere a frammenti nel modo minore, e successivamente con l'aggiunta di una nuova idea cadenzale prima di essere ripreso dal pianoforte. Nella seconda parte scorre invece un profilo di arpeggi articolato in due parti riproposte con alcune varianti, mentre la ripresa del tema iniziale completa il movimento.

Il tema dell'Allegro conclusivo è costruito sull'antitesi tra suddivisione ternaria e binaria delle due frasi iniziali ; la seconda
di queste viene quindi dilatata facendo da ponte a un secondo tema, severo e pensoso, introdotto dal violoncello e completato da un'ulteriore idea tematica di coda. La ripresa variata del primo tema aggiunge al suo interno una sorta di piccolo sviluppo, prima di riallacciarsi, attraverso il ponte di collegamento, al secondo tema nella tonalità principale e al tema secondario ampliato in funzione di coda.

 

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