L'orchestrazione
dei Magyar képek fu compiuta da Bartók nel
1931. I cinque brani che compongono la
raccolta sono tratti da altrettante pagine
comprese in lavori pianistici giovanili: il
primo e il secondo figurano nei Dieci pezzi
facili (1908) Sz 39; il terzo appartiene
alle Quattro nenie (1909-10) op. 9a Sz 45;
il quarto alle Tre burlesque (1908-11) op.
8c Sz 47; il quinto infine compare nel
secondo dei quattro volumi di Per bambini
(1908-09) Sz 42. Una prima esecuzione
parziale dei Magyar képek (nn. 1, 2, 3, 5)
ebbe luogo a Budapest il 24 gennaio 1932; la
prima esecuzione completa fu probabilmente
quella diretta nella stessa città da H.Laber
il 26 novembre 1934.
Così come la destinazione pedagogica dei
brani della raccolta nulla toglie alla loro
intrinseca qualità musicale (questa,
peraltro, è una vera e propria costante
bartókiana), anche la trascrizione per
orchestra ne conserva intatti i semplici
profili formali, le limpide strutture
armoniche, la fresca vena melodica, le
geniali formule d'accompagnamento. Il primo
quadro, Una sera a Székelys, in forma di
Lied allargato (AB AB A), evoca atmosfera e
colori del tramonto in un villaggio
transilvano, alternando una tranquilla
melodia cantabile a una più vivace aria di
danza. Nella successiva Danza degli orsi il
medesimo episodio, ruvido nel ritmo, aspro e
dissonante nei contrasti intervallari, viene
ripetuto per cinque volte in rotazione
armonica attorno all'asse di re. Un
incessante crescendo dinamico ed espressivo,
che si acquieta solo nelle ultime battute,
contiene il materiale pentatonico della
Melodia posta al centro dei Magyar Képek.
Umoristicamente saporoso è il quarto quadro,
Un po ' brillo: titolo sufficiente a
delineare spirito e contenuti dei suoi tre
episodi. Nella Danza dei porcari di Uròg,
Bartók ricalca infine i modi esecutivi dei
virtuosi paesani: rigidità armoniche e
formali, splendida libertà dell'invenzione
melodica. |