L'organico
del concerto per viola, Kammermusik n.5,
op.36 n.4, ha una componente di legni e
ottoni ancora più grande della
Kammermusik n.4, mentre gli archi sono
ridotti a un piccolo gruppo di
violoncelli e contrabbassi. Si tratta
probabilmente della Kammermusik più nota
dopo il concerto per violoncello, e nel
suo equilibrio formale e la matura
combinazione di allegria e serietà
preannuncia inconfondibilmente i
concerti più grandi che Hindemith
avrebbe scritto negli anni Trenta e
Quaranta. Il primo movimento è un'altra
vivace struttura neobarocca dal moto
rapido, ma viene seguito da un movimento
lento di ampio respiro e profondamente
sentito (Langsam) in cui un monologo
malinconico della viola viene posto
contro i ricchi timbri oscuri dei fiati.
Il terzo movimento è un abile scherzo
polifonico; e il finale conclude il
tutto in uno stile burrascoso - una
serie di variazioni abilissime su una
allegra e alquanto volgare marcia
militare bavarese, la cui orchestrazione
rende chiara la necessità per la
presenza di tanti strumenti a fiato.
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