MUSICA CLASSICA E ARTE  2008

1892

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EDOUARD LALO - Concerto in re minore per viloncello e orchestra
(Introduzione (Andante) - Allegro vivace ...dell'irto percorso tracciato da Lalo, proprio non ci aspetterebbe una ripartenza, con una nuova introduzione tetra e plumbea. E invece, celli e contrabbassi, irrigiditi in scheletrici accordi fissi in ottava, molto lentamente scivolano su una sorta di bordone, mentre il solista lancia la sua drammatica, espressiva cantilena. Si tratta di uno strano esordio, livido, spettrale: segnato come Andante, è un passaggio di intensa emotività, che «carica» un ambiente presto evidentemente saturo ed elettrico.
Basta così poco a scatenare l'Allegro vivace, inaugurato dal tempestoso, diremmo esplosivo ingresso dell'orchestra e subito proseguito, con il sopraggiungere irruento del violoncello, nella violenta enunciazione del primo gruppo tematico dell'Esposizione, aperto in primis da una linea che lascia trasparire connotati a tratti trionfanti. Presto entra in scena anche un motivo tzigano dall'andamento agitato e dal carattere «eroico», condotto dal violoncello e commentato solennemente dall'orchestra; poi ancora torna testuale il tema trionfante. Come si vede, temi e idee del primo gruppo si intrecciano e si susseguono come veloci fotogrammi, delimitati formalmente da un episodio di Epilogo dove il solista può esibirsi in alcuni passi virtuosistici dalla tecnica nitida. In pochi attimi si apre anche il secondo gruppo tematico, con un tema festoso da sagra popolare, esposto con decisione e anche massicciamente dall'orchestra; lo stesso motivo passa poi al violoncello. Successivamente ancora elementi del secondo gruppo, ma anche nuove idee, si susseguono in un serrato dialogo di stampo elaborativo: compaiono così il profilo del tema festoso esposto dall'orchestra, il commento espressivo del cello, un'ispirata codetta, una rinnovata enunciazione del tema, che ora appare anche in modo minore. Questa sorta di sviluppo si estingue infine nella delicata frase declinante e nell'ultimo episodio del solista, carico di pathos [04'19]. Come un meraviglioso caleidoscopio ricco di colori, la tavolozza orchestrale approntata dal compositore francese presenta un sorprendente insieme di figure, di immagini, di soluzioni, ognuna diversa per le svariate prospettive che lascia intendere, o trasparire. Lalo propone ora la Ripresa del materiale tematico dell'Esposizione, però in modo un po' più sintetico: qui gli spunti tematici sono riproposti testualmente (in forma ridotta), e poi proseguiti nell'epilogo. Anche quest'ultimo non viene ripreso integralmente, e nel finale si trasforma in frase di conduzione - cerniera melodica; vi è poi anche la Ripresa del secondo gruppo tematico, ma anch'esso si presenta più conciso e a partire solo dalla sua seconda sezione, quella rielaborativa, con la medesima, precedente e complessa sequenza di idee ed episodi. Infine Lalo conclude trionfalmente il Concerto con una scoppiettante frase di coda, basata proprio sul calco motivico del primo tema principale del movimento, l'Allegro vivace, ponendolo dunque come messaggio di gioiosa vitalità a suggello del lungo cammino intrapreso.

 

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