MUSICA CLASSICA E ARTE  2008

1923

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D.Milhaud - La creazione del mondo
La creazione del mondo, suite da! balletto op. 81 b
Il caos prima della creazione, Consiglio degli dei, magica evocazione - La massa inanimata dei danzatori inizia a muoversi - Gli animali rinchiudono gli dei in una stanza - La danza del desiderio - La moltitudine si scioglie.
La Création du Monde coniuga stilemi jazz (ritmici, tematici e strumentali) con una compattezza formale raffinata e severa. In tutta la parte introduttiva il sassofono è impegnato in un disegno che ha l'andamento di un corale, sopra la scansione, imposta dal pianoforte, di regolari figure; dopo di ciò inizia un fugato di carattere nettamente jazzistico che coinvolge, via via, gli strumenti dell'intero organico, riconducendo alla ripresa.
La nascita degli animali e delle piante è evocata da un blues.
Una sorta di capriccio descrive, in esultanza ritmica, la creazione dell'uomo e della donna e un lungo brano per clarinetto e orchestra esprime la Danza del desiderio, la quale sfocia nell'immagine dell'accoppiamento, simboleggiata dall'intrecciarsi, carico di vitalità, di tutti gli elementi musicali sinora messi in campo.
Il quieto rarefarsi sonoro suggella nel finale una conclusione che si perde in lontananza.
Milhaud scrisse questo balletto soggiogato dall'immediatezza, semplice ed esuberante insieme, dei canti dei negri d'America ascoltati nei loro luoghi, e compreso al tempo stesso da una condizione di emarginazione che sentiva tanto simile alla sua di ebreo. Il balletto La création du monde, su un soggetto e con la coreografia di Blaise Cendras, fu rappresentato per la prima volta dai Ballets Suédois al Théàtre de Champs Elysées il 25 ottobre 1923, con le scene di Léger. La suite dal balletto fu eseguita tre giorni dopo, sempre a Parigi, sotto la direzione di W. Golschmann.

 

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