La stesura del
Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra
occupò Prokof'iev per circa cinque anni, dal
1916 al 1921; la prima esecuzione ebbe luogo
a Chicago, il 16 dicembre 1921, con l'autore
come solista e la direzione di Frederick
Stock. Il Concerto è in tre movimenti.
II primo è introdotto quietamente da un
breve Andante, il cui tema di esplicito
carattere russo, annunciato dal clarinetto
senza accompagnamento, ricompare col ritorno
dell'Andante dopo un Allegro in cui il tema
secondario è intonato dall'oboe accompagnato
dai pizzicati degli archi; nella ripresa
dell'Allegro, primo e secondo tema vengono
sviluppati brillantemente, sino a
un'eccitante conclusione in crescendo.
Il movimento centrale è invece costituito da
una serie di cinque variazioni su un tema in
tempo di Andantino.
Il finale, Allegro ma non troppo, di un
carattere toccatistico, affine a quello del
movimento iniziale e contraddistinto da una
scrittura di grande impegno solistico,
incomincia con un tema staccato scandito dai
fagotti e dai pizzicati degli archi, che
viene interrotto dall'entrata spavalda del
pianoforte. Opera traboccante di estro e di
inventiva, ma anche perfettamente
equilibrata e priva di cadute di tono,
questo concerto, rapidamente divenuto il più
popolare dei cinque concerti pianistici di
Prokof'ev, fa ormai parte del repertorio di
tutti i maggiori concertisti. |