MUSICA CLASSICA E ARTE  2008

1897

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A. Schoenberg  - Quartetto per archi re maggiore - 1897
Schoenberg scrisse questo lavoro che spicca nella sua produzione giovanile nel 1897, in pieno periodo di formazione, mettendo a frutto gli insegnamenti di Oscar Adler che in gioventù lo aveva avvicinato al genere del quartetto, e grazie ai rapporti musicalmente proficui con Alexander von Zemlinsky.
Lo stesso autore più tardi, a proposito dei suoi 4 Quartetti con numero d'opera, parlò di "5 o 6 precursori".

Questo, in re maggiore, pubblicato, nel 1966, fu il primo ad essere eseguito in pubblico al "Wiener Tonkuenstler Verein" 6 mesi dopo la morte di Brahms che ne era presidente onorario".
La scrittura non suggerisce ancora la sua radicale e rivoluzionaria evoluzione, in quanto appare influenzata soprattutto da Dvorák.
L'aspetto più significativo è qui l'intelligente sfruttamento dei materiali tematici.

I movimenti della partitura, in cui è presente, fra l'altro, una sorta di itinerario circolare della tonalità (il re maggiore è espresso chiaramente solo nel primo e nell'ultimo tempo) sono 4: "Allegro molto", "Intermezzo" in forma ternaria di Lied, con episodio centrale; "Andante molto", un tema con variazioni, e "Allegro", che in chiusura si tramuta in un "Presto".

 

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