Il Quarto e
ultimo Concerto per pianoforte di
Rachmaninov, del 1926, fu dedicato al
pianista e compositore russo Nikolaj Medtner,
che a quell'epoca stava lavorando al suo
Secondo Concerto per pianoforte, a sua volta
dedicato a Rachmaninov. Eseguito per la
prima volta a Filadelfia, il 18 marzo 1927,
dallo stesso autore, sotto la direzione di
Leopold Stokowsky, il concerto fu accolto
inizialmente senza particolare favore. Circa
quattordici anni dopo, nel 1941, Rachmaninov
ne curò una nuova edizione, rivedendo
l'orchestrazione e componendo un nuovo
finale. In questa nuova veste lo ripresentò
ancora a Filadelfia, sotto la direzione di
Eugene Ormandy il 17 ottobre 1941.
Il primo dei tre tempi, Allegro vivace, alla
breve, ha un andamento quasi rapsodico,
armonicamente molto complesso nei suoi
cromatismi e nei suoi accostamenti di
tonalità lontane. Il Largo lascia maggiore
spazio a una cantabilità dai toni talvolta
magniloquenti, e non conclude, per
collegarsi direttamente, dopo breve pausa,
con VAllegro vivace finale (dove tornano gli
aspetti più scopertamente virtuosistici, ma
dove affiorano anche echi di Prokof'ev e di
Ravel). |