MUSICA CLASSICA E ARTE  2008

1908

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Igor Stravinskij - Scherzo fantastique
Composto a Ustilug dal giugno 1907 al marzo 1908, lo Scherzo fantastique nasce, sorvegliato e incoraggiato da Rimskij-Korsakov, come pezzo di pura musica sinfonica. Unitamente a Feu d'artifìce è presentato al pubblico ai Concerti Siloti la sera del 9 febbraio 1909.
Rimskij-Korsakov, morto da pochi mesi, non fa in tempo ad assistere al primo grande successo del suo promettente allievo.
A quella sera risale il primo icontro del giovane compositore con Diaghilev, il quale, presente in sala, ascoltati con entusiasmo lo Scherzo fantastique e Feu d'artifìce, decide di invitare Stravinskij a collaborare con i ballets Russes.
Il compositore accetta: l'importante sodalizio darà il primo frutto nel balletto L'Oiseau de feu. Gli stessi Scherzo fantastique e Feu d'artifìce saranno presentati al pubblico negli allestimenti in forma di balletto, approntati dai Ballets Russes, nel 1917.

La versione coreutica dello Scherzo fantastique, intitolata Les abeilles, approntata da Leo Staats, è eseguita sulle scene parigine dell'Opera il 17 gennaio 1917. Dell'adattamento, non autorizzato dal compositore, ma voluto dal suo editore che "pensava che una storia avrebbe contribuito a far vendere la musica", rimane traccia nell'avvertenza stampata all'inizio della partitura, là dove si legge:
Questo pezzo è ispirato da un episodio della vita delle api.
La prima parte presenta il quadro della vita e dell' attività dell'alveare; la parte centrale, costituita da un tempo lento, dipinge il sorgere del sole e il volo nuziale della regina, la lotta d'amore con lo sposo prescelto e la morte di quest'ultimo. Nella terza parte, ritroviamo la tranquilla attività dell'alveare al lavoro.

Nonostante Stravinskij confessi di esser sempre stato affascinato dal mondo naturale e in particolare dalla vita delle api, ancora cinquant'anni dopo la composizione dello Scherzo il compositore ne rivendica l'originaria natura puramente sinfonica, prendendo le distanze da una possibile interpretazione a programma: Stravinskij infatti dirige tre esecuzioni della giovanile fatica nella versione originaria, sorpreso di notare che quella musica, dopo tanto tempo, non lo mette affatto a disagio.

In quella occasione confessa il proprio debito con il passato musicale, con Rimskij-Korsakov e con Wagner - da cui avrebbe tratto ispirazione per alcuni episodi, indipendentemente quindi dal presunto richiamo al mondo delle api - ma soprattutto con l'impressionismo francese e con Debussy, la cui presenza si avverte nell'esotica melodia affidata ai fiati e nell'uso di scale politonali mutuate da repertori musicali extraeuropei.
Mette in rilievo le pagine più pregevoli del lavoro, sottolineando l'impiego abbondante di motivi cromatici. L'elemento fantastico dello Scherzo sembra rappresentato da un'esplorazione delle potenzialità del cromatismo, molto più profonda e accorta di quanto Stravinskij non avesse fatto fino a quel momento, attuata soprattutto nella prima e nella terza parte della partitura: l'orchestra è sopraffatta da rapide linee cromatiche discendenti, e nell'ultima pagina, il cui moto cromatico lo stesso Stravinskij apprezzava moltissimo.

 

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